mercoledì 27 gennaio 2016

Torna pure X-Files...



Dal 1993 al 2002, per ben nove stagioni, la TV conobbe una delle serie che, indiscutibilmente, concorse a cambiare il concetto stesso di 'telefilm'.
Prima di allora, con rare eccezioni, la tv era sempre stata la parente povera del cinema, proponendo regolarmente serie a sviluppo pressoché sempre verticale, sceneggiature semplici e ripetitive, regie modeste, attori di seconda scelta od in disarmo… e budget estremamente risicati.
X-Files, di Chris Carter, anticipò da molti punti di vista l'esplosione della serialità arrivata col XXI° secolo.
Conoscemmo così la sezione 'X-Files' dell'F.B.I.
Tutti siamo incappati almeno una volta nelle avventure di questi due agenti, Dana Scully e Fox Mulder, impegnati a ricercare la verità dietro fatti inspiegabili.
Paranormale, antichi misteri, complottismi ante litteram e gli… UFO come sottotraccia costante.
Mulder si presentava come un 'believer', ossessionato dagli extraterrestri e da strani accadimenti nella sua gioventù, mentre Dana doveva rappresentare la parte scettica, razionale, del duo.

Sguardi persi nell'infinito ed oltre
Le prime tre stagioni le seguii con piacere; pur mantenendo perlopiù una trama verticale, con il ricorrente binomio UFO-Complotto governativo a garanzia della trama orizzontale, aveva importanti differenze dalla maggioranza delle cose viste fino ad allora.
Sceneggiature curate, attori ben scelti ed un senso di mistero, spesso con risvolti orrorifici, efficace ed evocativo; unendo al tutto un buon budget si ebbe indiscutibilmente un buon prodotto, perfettamente in linea con le paranoie irrazionali in costante crescita negli anni 90.
Ma… i misteri hanno il fiato corto, se si continua a proporli, spesso in modo palesemente contraddittorio, senza mai dare uno straccio di spiegazione.
Già durante la quarta stagione iniziai a trovare irritanti i due detective: nessuna vera evoluzione dei personaggi, che sembravano dei cartonati di se stessi, ed un continuo ciurlare nel manico a livello di sceneggiatura: quanti rapimenti alieni, mostri ed associazioni segrete si possono sopportare prima di arrivare all'inevitabile massa critica testicolare ?!
Il mistero cedeva il posto alla noia e, molto peggio, al ridicolo.
Mi capitò di intravvedere qualche episodio qua e là ma non ebbi mai lo stimolo di terminare la serie.
Il 'finale' fu imbarazzante ed inconcludente, le ultime stagioni furono più interessanti per il gossip riguardo le bizze degli attori che per la storia…

Ci furono anche due film, il primo durante lo svolgimento della serie, il secondo (pessimo) nel 2008.

Poteva anche bastare.

Se proprio volete sapere tutto o quasi…
c'é Wiki…

Gennaio 2016: tornano gli X-Files !
Una miniserie in sei episodi.



Ho visto i primi due, trasmessi in questi giorni…

ATTENZIONE ! SPOILER (modesti) E RISCHIO DI ESSERE TRACCIATI DAL NUOVO ORDINE MONDIALE ! …e dagli UFO, dai licantropi, da Giacobbo…

Arrivano tardi, pur essendo stati i primi…
Gli sceneggiatori pare abbiano faticato poco, perlomeno in questi due episodi di apertura.

Me lo immagino… hanno rivisto tutti i vecchi episodi, poi hanno fatto un giro in Facebook.
Tempo mezzora avranno avuto tanto di quel materiale complottaro da poter buttar giù stagioni su stagioni…

Fox e Dana tornano in azione ma… qualcosa è cambiato.
NON lo stile registico, che rimane ancorato agli anni 90, ignaro di tutto quel che c'é stato da allora; i due episodi si potrebbero tranquillamente vedere su di un tubo catodico…
Giusto qualche, discutibile, effetto speciale in più.

Quel che è cambiato è l'approccio.
Basta 'misteri' insondabili e mandanti oscuri, qui i 'cattivi' sembrano essere solo ed unicamente gli uomini di potere, il Nuovo Ordine Mondiale, l'apparato militare, i 'ricchi' ormai pronti a conquistare fisicamente il Mondo.
Curioso che la trasmetta Fox television…  sempre non sia un complotto !
Complotto, contro complotto e contro-contro complottino…
Che palle.

Le prime due puntate sono essenzialmente un imbarazzante spiegone senza fine, un vademecum del perfetto complottista, che non sembra dar adito a ribaltamenti di prospettiva e che, udite udite, pare rimettere in gioco tutta la mitologia della serie: forse gli alieni non c'entrano, forse non sono mai esistiti o, al limite, hanno avuto un iniziale ruolo inconsapevole nel mettere in moto la cospirazione mondiale…
Magari ci stanno prendendo per il culo (beh, quello lo stanno facendo in ogni caso) e tutto si dimostrerà diverso da quel che sembra ma… di questo ne riparleremo alla fine della serie (stagione ?).
Intanto tutto è esplicito: le navi spaziali, terrestri a quanto pare, si vedono e si toccano. Il Potere è malignamente presente ovunque, il complotto si palesa con le mutazioni climatiche indotte (scie chimiche, roba da vomito…) e con ibridazioni genetiche all'apparente ricerca del superuomo.

Il tutto in maniera molto, molto becera…

Forse è il nuovo indirizzo, ma sembra che tutto si stia orientando al fan service.
Leggo le prime impressioni e mi ricordano quelle di SW VII: Evviva ! Sono tornati !
Si, sono tornati… ma perché ?!
Ce ne era davvero bisogno ?
La Anderson si aggira spaesata per il set, sfoggiando la solita espressione fissa al cui confronto la Braschi sembra Marcel Marceau, Duchovny è ormai irrimediabilmente legato al personaggio di Hank Moody in Californication, tanto che ci si aspetta di vederlo prima o poi a chiappe all'aria nel corso dell'episodio…
I ruoli rimangono gli stessi, amplificati: Dana da scettica è soltanto confusa, Fox spara una tale marea di cazzate a raffica da far desiderare l'abolizione della Legge 180.
E poi torna l'uomo che fuma, in una scena tanto assurda quanto telefonata.
Non disperate… pare che torneranno anche i Lone Gunmen… e non in flashback !

Insomma, il tutto ricorda il classico pugile dalla carriera buona ma non eccelsa, economicamente compromesso, che accetta di tornare sul ring come un pagliaccio della lotta libera.
Tristezza…

Ecco, andate a mietere il grano...

Beh, pollice verso su tutta la linea e non infierirò oltre parlando di autocitazionismo in quantità spropositata, fotografia per niente evocativa e pochezza della sceneggiatura oltre il ridicolo.

Vedremo le prossime puntate, vi aggiornerò: metti mai mi stupiscano.
Comunque…







sabato 23 gennaio 2016

Ju 87b, Airfix 1957: modellismo velleitario

…velleitario e divertente…

Metto in cantiere un altro poker di modelli, scegliendomi stavolta come soggetto il famigerato, ancorché immortale, Junkers Ju87: lo STUKA !

(Ora… evitiamo battutacce da avanspettacolo… sarebbero telefonate…)

Paradigma della blitzkrieg, questo letale bombardiere da picchiata si ritrovò alquanto ridimensionato di importanza dopo la 'battaglia d'Inghilterra' ma ciò non toglie che, nelle sue varie versioni, prestò servizio fino alla fine del conflitto, peraltro con risultati notevoli sul fronte russo.

Solita infarinatura…

Dei 4 modelli in costruzione questo Airfix, il primo che ho terminato (giusto stasera), è il più… improbabile. Si tratta infatti del primo stampo in 1:72 della casa britannica dedicato all'iconico monomotore tedesco e fu messo in commercio ben 59 anni fa… nel 1957.

Non è inaccettabile solo per gli standard odierni, lo era già negli anni 60 !
Approssimativo nelle linee, per non dire quasi di fantasia, e totalmente assente di particolari.
Pochissimi pezzi e decal inventate di sana pianta.
Già all'epoca era un prodotto povero.
Nonostante questo l'Airfix l'ha tenuto in catalogo a lungo, fino al 1977, rimpiazzandolo con un nuovo stampo, totalmente riprogettato, l'anno dopo.
E' di questi giorni l'arrivo in Italia del new tool, quindi la terza reincarnazione Airfix dello Stuka in 1:72. Ad essere onesto ne ho già uno che mi aspetta dal mio negoziante di fiducia…

Ecco come si presentava nei primi anni 70, con la sua tipica confezione in blister… ci sbavav sognavo sopra queste affascinanti ed inusuali scatoline…


Ed è proprio uno di questi blister che vado a recuperare dall'oblio…

Ovviamente vi risparmio il work in progress, volendo è qui ed è ben lungi dall'essere chiuso, visto che il thread contiene i lavori su tutti e quattro gli Stuka.

Comunque… il senso, se mai ve n'è, è quello di costruire un vecchio ed improbabile kit con l'idea di renderlo appena presentabile… E' giusto e chiaro che qualunque modellista serio, lo dico senza ironia, non potrà che scuotere una volta di più la testa davanti a questi miei pastrocchi !!!

Per sommi capi: ho eliminato l'irrecuperabile cofano motore e, cercando nella grande scatola dei rottami®, ho trovato abbastanza materiale per aggiungere il motore, gli interni ed altre cose.

Le decal vengono da un foglio Xtradecal e rappresentano un raro esemplare catturato, in mano ai titini jugoslavi nel 1945.

Alla fine è venuto fuori questo giocattolino… si… insomma… sembra uno Stuka, no ?!  








Beh, in attesa del prossimo Stuka (lo so che siete tutti impazienti) ammazzate il tempo leggendovi un vecchio, sano, fumetto di guerra… anche se, guardando la copertina, mi sa che ho fatto un incauto acquisto...

martedì 12 gennaio 2016

David




Infine è morto anche il Duca.
Francamente non mi è parso possibile sulle prime, nella mia fantasia rimaneva ancora un qualcosa di irremovibile, di eterno.
Immortale.
Immortale: come sosteneva una mia compagna di corso in anni lontani.

Invece anche Bowie se ne è andato.

Ennesimo paradigma del tempo che passa inesorabile sulla nostra pelle.

Ho subito brevi fascinazioni musicali in gioventù, non sono mai stato incline all'idolatria.
Non mi è mai troppo interessato l'artista dietro al prodotto, forse per superficiale consumismo, forse per la sottile convinzione che ogni idolo, prima o poi, citando un altro mio cattivo maestro, sarebbe finito col bruciarsi.
La paura di rimanere delusi.

Conobbi Bowie soltanto nei primissimi anni 80, poco prima di 'Let's dance'.
Mi colpii molto la sua presenza scenica, così teatrale e decadente.

Divorai praticamente ogni suo album, dai curiosi ma derivativi esordi fino alla trilogia berlinese.

L'ho adorato, senza scompormi per il suo continuo mutare apparentemente forma.

Non mi ha mai molto interessato 'definire' l'appartenenza di 'genere' dei suoi prodotti.
Ho una cultura musicale troppo scadente per addentrarmi in simili disquisizioni ed in questi giorni lo stanno facendo in mille, ben più qualificati di me.
Perlopiù le sue canzoni mi piacevano; mi piacciono tuttora.
Mi trasmettono emozioni, colpiscono le corde giuste, le mie corde giuste perlomeno.

Dopo 'Let's dance' iniziai a seguirlo saltuariamente, fino ad abbandonarlo pressoché del tutto.

Una deriva pop che mi parve, forse era, banalotta mi tolse ogni interesse.

Negli anni mi dicono abbia fatto tante cose… sto leggendo molti articoli a riguardo e mi riprometto di approfondire.

Probabilmente è stato vittima della mia necessità di allontanare gli idoli.
Una morte dignitosa è propedeutica ad un riaccostamento, tardivo ma sincero.

Intanto stasera mi ascolto una personale compilation, senza altra logica che il piacere.