martedì 2 febbraio 2016

Progetto Deep Space Nine: 1.1-2 L'Emissario

Deep Space Nine è da sempre la mia serie trek preferita… forse è la mia serie preferita in assoluto.
Nessun'altra è riuscita a creare personaggi così tridimensionali ed a costruire un Universo, nel corso di sette stagioni, complesso e variegato.
Ha affrontato temi difficili, come la politica e la religione, senza ipocrisie e tentennamenti.
Ci ha mostrato la Federazione come, forse, il 'miglior' Sistema possibile, evidenziandone tuttavia le mille contraddizioni ed i molti lati oscuri.
Ha parlato di sessualità, razzismo, morale… evitando soluzioni ecumeniche e consolatorie: non è mai stato uno show 'adatto al grande pubblico'.
Richiede attenzione, e pure un po' di pazienza, perlomeno per le prime due stagioni, necessarie per la creazione dei personaggi ma, a volte, oggettivamente un po' lente.
Solo un po', e non per me.
Non è amata dalla maggioranza di quelli che si dicono 'trekker', alcuni arrivano a ritenerla assurdamente non canonica in relazione alle altre serie.
Temo che, in certe persone, alla faccia della filosofia trek di Roddenberry, pure la presenza di un capitano di colore non sia andata troppo a genio… questo è il Mondo reale…

Non voglio perdermi in mortali introduzioni, faccio partire un piccolo progetto che credo potrà durare molto, molto a lungo…

Dopo diversi anni dalla visione completa della serie… me la riguardo TUTTA.
In ordine, dal primo episodio.
Fosse soltanto per esorcizzare quella roba di J.J.Abrams che pretende di continuarne la saga...

1.1-2 L'EMISSARIO (Emissary, episodio doppio, pilot della serie, 1993)


Bajor è un pianeta periferico; non fa parte della Federazione e, per molti decenni, è stato sotto il dominio di Cardassia.
E' qui che, in compagnia del giovane figlio, arriva il comandante Benjamin Sisko.
Benjamin Sisko: ancora 'acerbo'
Sisko, come si vede nella drammatica e spettacolare ouverture, ha perso la moglie tre anni prima, durante la sanguinosa battaglia di Worf 359.
Il comandante deve prendere il comando della grande stazione 'Terok nor', costruita dai cardassiani ai tempi dell'occupazione, nell'orbita di Bajor.
I cardassiani hanno da poco abbandonato Bajor ed il nuovo governo 'di unità nazionale' del pianeta ha chiesto aiuto alla Federazione, nonostante molte fazioni siano contrarie alla cosa.
Bajor, infatti, è pericolosamente vicina alla guerra civile: le molte correnti politiche, sparito il comune nemico cardassiano, hanno ritrovato intatte le vecchie divisioni interne.
I bajoriani sono un popolo molto spirituale e molto conflittuale… solo la religione, il credo nei 'Profeti', entità divine che ritengono abitino in un non meglio specificato 'tempio celeste', li tiene faticosamente insieme.
Sisko arriva alla stazione, ribattezzata Deep Space Nine, trovandola devastata dalla partenza dei cardassiani e lungi dall'essere pienamente operativa.
Kira Nerys
Fa le sue prime conoscenze, a partire dall'attaché del governo provvisorio, la maggiore Kira Nerys, un'ex resistente del fronte di liberazione (una pericolosa terrorista secondo i cardassiani), dal carattere sanguigno e palesemente avversa al coinvolgimento della Federazione negli affari del proprio pianeta.
Sisko si dimostra subito una persona arguta e dotata di buon senso, spiazzando i pregiudizi della maggiore, presentandosi non come il rappresentante di 'nuovi padroni', bensì come una persona con la sincera voglia di aiutare, anche a costo di 'sporcarsi le mani'
Il difficile primo incontro fra i due viene interrotto dall'individuazione di un tentativo di furto, brillantemente gestito dal capo della sicurezza della stazione, Odo: un 'mutaforma' ignaro del proprio retaggio, è l'unico della propria specie, dotato di un forte senso della giustizia e di un carattere duro e sarcastico. Nell'incidente è coinvolto un giovane ferengi, Nog, nipote del gestore di un bar, con sala giochi d'azzardo annessa, Quark.
Odo (Odo Ital)

Sisko, che ben conosce la cultura ferengi, ne approfitta per una sorta di ricatto: invita Quark, intenzionato ad abbandonare la stazione, a rimanervi, nonostante le perplessità di Odo, che considera Quark un ladro ed un truffatore. Sisko lascia intendere a Quark che la presenza del suo bar sarà importante quale punto d'aggregazione sociale nella nuova gestione della stazione spaziale e, in cambio, sarà clemente con Nog...
Nel mentre assistiamo all'arrivo sulla stazione di Miles O'Brien, già sottufficiale a bordo dell'Enterprise di Picard, quest'ultima attraccata alla stazione per portare rifornimenti e personale.
O'Brien prenderà servizio su Deep Space Nine e fin da subito inizia a lavorare sulla stessa, peraltro entrando immediatamente in conflitto con i sistemi informatici cardassiani...
Quark

Sisko è altresì costretto ad un incontro col Capitano Picard, incontro gelido nel quale non riesce a nascondere l'ostilità nei confronti dell'ufficiale al comando dell'Enterprise: Picard, infatti, ai tempi della battaglia di Wolf 359, era stato catturato dai Borg e, entrato suo malgrado a far parte del collettivo, aveva guidato l'attacco contro la Federazione assumendo la definizione di Locutus.
Pur sapendo che è una reazione illogica, Sisko non riesce a nascondere l'odio nei confronti di colui che, pur senza effettiva colpa, fu l'artefice della morte della moglie, Jennifer.
L'incontro si conclude con la richiesta di venir sollevato dall'incarico: Sisko paventa il desiderio di abbandonare la flotta stellare.
Altre persone arrivano sulla stazione; conosciamo così Jadzia Dax, una giovane ed avvenente donna Trill.
Sisko saluta con piacere la giovane poichè, pur non avendola mai conosciuta, ha invece avuto una intensa frequentazione in passato con Curson Dax, un anziano ambasciatore Trill che fu suo mentore.
Jadzia, infatti, ha ereditato da Curson l'essere simbiotico, Dax, che porta al suo interno. In pratica Sisko, pur incontrando una persona di aspetto diverso, ritrova in lei tutti i ricordi (e parte del carattere) del suo antico amico, tanto da chiamarla scherzosamente 'vecchio mio'.
Jadzia Dax
Insieme a Jadzia arriva sulla nave il giovane Bashir, un brillante medico fresco di Accademia, ansioso di dimostrare il proprio valore e che, sulle prime, farà non poche gaffe, soprattutto nei confronti di Kira.
Ma a stupire Kira sarà un Vedek, un sacerdote del culto bajoriano, che inviterà, in modo gentile ma senza appello, il comandante Sisko sul pianeta, per un inatteso incontro.
Sisko si ritrova così al cospetto di Kai Opaka, capo spirituale dei bajoriani, da tempo ritiratasi dal palcoscenico politico del pianeta, nonostante tutti la invochino quale unica speranza per evitare l'imminente guerra civile. Sisko spera di convincerla ad intervenire ma non ha praticamente modo di affrontare l'argomento: la Kai, infatti, esamina il 'pagh', un termine che indica qualcosa fra il destino e la spiritualità, del comandante, scoprendo che questi sarà strumento dei Profeti, l'Emissario atteso da Bajor.
Gul Dukat
Ovviamente Sisko non è in grado di comprendere quanto detto dalla Kai ma rimane assolutamente colpito quando questa gli mostra uno strano cristallo, trovato nello spazio molto tempo prima, che i bajoriani considerano una reliquia dei Profeti stessi. Ed è osservando il cristallo che Sisko vive una strana esperienza, allucinatoria eppur vivida e tangibile, che lo riporta brevemente ai giorni felici in cui incontrò Jennifer, la sua futura consorte. Lungi dal ritenerla un'esperienza mistica, ma conscio del misterioso potere del cristallo, il comandante accetta l'offerta di Opaka: porterà sulla stazione il cristallo per studiarne le caratteristiche, soprattutto dopo aver appreso che è l'ultimo rimasto nelle mani dei bajoriani.
I cristalli, le lacrime del profeta, erano in effetti nove, trovati nel corso dei millenni, e gli altri otto sono in mano ai cardassiani: diventa perciò fondamentale comprenderne il potere, e l'eventuale minaccia.
Intanto l'Enterprise abbandona la stazione e, subito dopo, una nave da guerra cardassiana si presenta agli attracchi: a bordo c'é Gul Dukat, già prefetto di Bajor, che chiede di poter visitare la stazione quale segno di amichevole vicinanza...

L'incontro fra Sisko e Dukat è solo apparentemente amichevole: Dukat, fiero ed arrogante, chiede a Sisko del cristallo ma questi, ovviamente, ne nega la stessa esistenza. L'offerta di Dukat di aiuto, nel caso ce ne fosse bisogno, è un'ovvia minaccia.
Intanto Jadzia ha fatto estese ricerche, scoprendo che i cristalli sono stati tutti trovati in una zona ben definita dello spazio vicino a Bajor e raccogliendo testimonianze, anche molto antiche, di strani fenomeni osservati da viaggiatori che si erano ritrovati da quelle parti. Urge una ricognizione.
Sisko e Jadzia decidono così di andare con un runabout, una navetta adatta alle grandi distanze, a controllare; prima devono risolvere un problema, ovvero devono evitare di essere seguiti dai cardassiani che spiano ogni loro mossa. Con uno strattagemma, che vedrà coinvolto anche Quark, che ha accettato di rimanere sulla stazione, Odo riesce ad infiltrarsi nella nave cardassiana, mettendola momentaneamente fuori uso. Jadzia e Sisko arrivano così nei luoghi indicati dalla ricerca e, inaspettatamente, vengono risucchiati da un tunnel spaziale che li porta nel quadrante Gamma, a circa 70.000 anni luce dalla loro posizione !
Rientrando nel tunnel, che sulle prime ritengono un 'comune' fenomeno, la loro navetta si ritrova sospesa nello spazio e, scopriranno, anche nel tempo.
Mentre Jadzia si materializza misteriosamente sulla stazione, Sisko incontra i Profeti: questi sono in effetti una razza aliena avanzatissima, composta di pura energia, che studiano il comandante con curiosità e preoccupazione. Sisko infatti è il primo essere alieno che incontrano e rimangono perplessi di fronte alle caratteristiche dello stesso: i profeti non vivono un'esistenza lineare, non hanno idea cosa sia il presente, il passato ed il futuro. Si manifestano a Sisko utilizzando i ricordi dello stesso, in un confronto surreale ed onirico fra specie diversissime. Sisko ha inoltre un'illuminazione: gli alieni gli chiedono infatti perchè, nonostante lui si dica appartenente ad una razza 'lineare', che vive il 'tempo', rilevino come lui continui a vivere nel passato, un passato doloroso, quello che lo ha visto perdere Jennifer.
Intanto Jadzia informa gli altri della presenza del tunnel spaziale, che dai suoi calcoli risulta essere permanente, stabile e quindi una via di inestimabile valore alla volta dell'altrimenti inarrivabile quadrante Gamma. Normalmente i tunnel spaziali sono fenomeni naturali instabili, la scoperta di un tunnel permanente è senza precedenti. Jadzia e Kira decidono così di portare la stazione in prossimità dello stesso, per rivendicare a Bajor la proprietà: sarà il capo O'Brien, non senza difficoltà, a modificare la stazione per permettere lo spostamento in tempi brevi.
Il tunnel spaziale

Ma i cardassiani non sono stati a guardare e la nave di Gul Dukat, pur in ritardo, aveva seguito Sisko fino ad entrare anch'essa nel tunnel: la vediamo uscire nel quadrante Gamma pesantemente danneggiata dall'inattesa esperienza.
Mentre su Deep Space Nine studiano il da farsi, soprattutto a fronte della scomparsa di Sisko, arrivano tre navi da guerra cardassiane che intimano alla stazione di arrendersi e di farsi abbordare; i cardassiani sono infuriati per la scomparsa della nave di Dukat, non sanno niente del tunnel e non credono a Kira che li informa a riguardo: ritengono che i bajoriani abbiano distrutto la nave dell'ex prefetto e vogliono vendetta.
Ne consegue un serrato scontro verbale fra Kira ed il Gul cardassiano al comando: Kira riuscirà a prendere tempo con un bluff ma, scopertolo, i cardassiani attaccano la stazione che non avrebbe alcuna possibilità di sopravvivere allo scontro, tanto che la resa diventa agli occhi della combattiva maggiore l'unica possibilità rimasta ma, incredibilmente, il tunnel torna ad aprirsi e da questo escono il runabout di Sisko che traina la danneggiata nave di Gul Dukat: le ostilità cessano, con pochi danni alla stazione, ed i cardassiani lasciano il campo. Sisko ha convinto gli alieni di non essere una minaccia ed ha chiesto ed ottenuto l'uso perpetuo del tunnel: loro non interferiranno ne si faranno vedere da alcuno.
Così nasce l'epopea della stazione Deep Space Nine: un Sisko dal rinnovato spirito, conscio della necessità di tornare a vivere davvero una vita nel presente, accetta di rimanere a capo della stazione, con malcelata soddisfazione di Picard: la scoperta del tunnel apre nuove, enormi prospettive per Bajor che, da pianeta periferico ed insignificante nell'economia del quadrante Alfa, si ritroverà importante punto di passaggio per un intenso traffico di scienziati e di commercianti. L'avventura ha finalmente inizio.

Brevi considerazioni sull'episodio.

Sisko si presenta subito come un ufficiale diverso dai precedenti: è ancora 'acerbo' ma denota intelligenza e sa sfruttare il compromesso, fatica a contenere le emozioni ma non si lascia dominare dalle stesse. La presenza di un figlio lo pone subito in una situazione particolare rispetto ai suoi noti parigrado Kirk e Picard.
E' molto meno stereotipato, molto meno 'perfetto': molto più 'vero', in definitiva.
Iniziamo intanto a conoscere un suo pallino: è un grande appassionato di baseball, sport ormai quasi dimenticato da tutti.

L'episodio viene spesso giudicato lento e cervellotico: niente di tutto questo. E' un pilot complesso per una serie complessa. Per tutti gli altri c'é J.J. Abrams.

I bajoriani sembrano pesantemente inspirati ai popoli mediorentali: una cultura spirituale e piena di contraddizioni, avvezza alle privazioni e dura, incline a derive teocratiche.

I cardassiani sono un popolo giovane, ossessionato dall'ordine e paranoico: l'impronta fascista ed oligarchica è palese.

I ferengi erano in origine pensati come i nuovi 'avversari' della Federazione ma, fin dai primi episodi della 'Next Generation', apparve evidente come questo ruolo fosse improbabile, anche grazie all'aspetto effettivamente ridicolo e ben poco minaccioso... vennero fin da subito genialmente riciclati come un popolo molto più interessante: sono dei 'turbo capitalisti', che vedono nel guadagno (anche disonesto) l'unico scopo dell'esistenza, tanto che anche le loro divinità sono cervellotiche proiezioni di questo modus vivendi. Quark, pur essendo un ferengi abbastanza atipico, visto che tende a farsi degli scrupoli ben più di quanto vorrebbe, sarà uno dei personaggi più interessanti della serie.

Odo, il 'conestabile' della stazione fin dai tempi dell'occupazione cardassiana, si presenta come un affascinante mistero per se e per gli altri.

Si nota subito come gli attori siano stati scelti con cura: sapranno dare una grande impronta a tutta la serie e ne parlerò con calma: c'é davvero tutto il tempo...

Frasi.
(L'adattamento dall'inglese è mio)
Kira: Suppongo che lei voglia il mio ufficio.
Sisko: Beh, pensavo di salutarla e poi di prendermi l'ufficio, ma possiamo scegliere un diverso ordine d'azione se preferisce.

Opaka (a Sisko): Ironico.L'Emissario è colui che non vorrebbe essere qui.

Quark: Voglio andarmene perchè, quando cadono i governi, quelli come me sono i primi ad essere messi al muro e fucilati.

 Bashir: Qui è dov'é l'avventura. Qui è dove nascono gli eroi.Qui, nei territori selvaggi di frontiera!
 Kira: Dottore, quello che chiama 'territorio selvaggio' è casa mia.

 Jake (un alieno del tunnel in sembianza del figlio di Sisko): Voi ci tenete a non conoscere quel che accadrà ?  
Sisko: Probabilmente è la cosa più importante da capire di noi umani: è l'ignoto che definisce la nostra   esistenza.

  Kira: Se non togli quella mano dai miei fianchi... non potrai mai più usarla per reggere un bicchiere.
  Quark: Ohhh... Amo le donne in uniforme...

Questo è l'incipit di una grande storia...

IMPORTANTE: un ringraziamento al sito Hypertrek di Luigi Rosa, fonte inesauribile di informazioni su tutto lo scibile Trek.
 E' triste come non sia più stato aggiornato dall'autore da quando su Star Trek si è abbattuta l'infezione Abrams…
qui la scheda di Hypertrek sull'episodio

A presto per il prossimo episodio !

ps: ringrazio anche chi, in Facebook, mi sta correggendo i molti errori della prima stesura...




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