sabato 28 marzo 2015

Les Revenants


Les Revenants (prima stagione: 2012)

In Francia si producono dei buoni film, ed una nutrita serie di serie tv che, però, raramente escono da parametri in voga anche in Italia... polizieschi, polizieschi, polizieschi... qualche commediola giovanilistica assai sciocchina ed ancora polizieschi...
Due palle...
Perlomeno non hanno la fissa tutta italiana per i preti investigatori...
Considerando che da noi, è un mio vecchio cavallo di battaglia, funzionano solamente dottori-preti-poliziotti... se un domani faranno prendere la laurea in medicina a Don Matteo avremo il telefilm definitivo !
Una cosa che da noi proprio non funziona è il fantastico e/o fantascientifico, se non virato in satira pecoreccia, cosa che proprio non sopporto.
Ma i francesi osano più di noi... ed ecco che nel 2012 esce questa serie tv, otto episodi, che ci ripropone, decenni dopo Belfagor, un'insospettabile capacità dei nostri cugini d'oltralpe di fare della tv 'fantastica' ed inquietante.
Me lo sono bruciato in pochi giorni.
Da dire subito che è ben girato, senza leziosi virtuosismi, e ci trasporta subito in un territorio oscuro, dalle atmosfere rarefatte, con situazioni che a qualcuno hanno richiamato sia il vecchio 'Twin Peaks' che il recente 'Lost'. Fortunatamente non sembra abbiano preso la strada di quest'ultimo, che ha presto finito per incartarsi, sfociando nel ridicolo.
Nei film americani degli anni 50, il mistero si manifestava subdolo in piccoli paesi lontani dalle vie di comunicazione più battute, idem qui assistiamo ad un lento procedere di eventi irrazionali, che questa prima stagione ha il buon senso di non spiegarci e che coinvolgono la piccola e annoiata comunità di una cittadina fra le Alpi, ai piedi di una grande diga.
Tutto si apre con una ragazza, una quindicenne di nome Camille, che si ritrova inspiegabilmente sola per strada a qualche chilometro da casa. Cammina fino alla sua abitazione e, assai affamata, entra in cucina per farsi un panino, spiegando alla mamma attonita di non sapere per quale motivo si sia improvvisamente ritrovata distante da casa. La madre la guarda e l'ascolta, come paralizzata... perché Camille è morta quattro anni prima in un incidente stradale.
Non sarà l'unica 'a tornare'.
Fra atmosfere rarefatte e continui riferimenti ad un'apocalisse imminente, è un'opera davvero intrigante, che mi dicono tratta da un film omonimo del 2004.
La presenza di alcune scene di nudo integrale ed un linguaggio piuttosto esplicito (aggiungerei che i personaggi fumano spesso e volentieri) ne fanno un prodotto difficilmente esportabile negli Stati Uniti. infatti gli americani ne hanno acquistato i diritti, per produrne una propria versione: la prima stagione USA è attualmente in programmazione e, pur se con molto scetticismo, prima o poi gli darò un'occhiata. Sempre gli americani hanno già in programmazione da un paio d'anni una serie, Resurrection, molto simile nell'assunto, al limite del plagio, che ho tranquillamente abbandonato dopo alcune puntate: pressoché inguardabile.
Attori molto bravi, sceneggiatura robusta… l'attesa seconda stagione arriverà finalmente in questo 2015. Aspetto con curiosità: la carne al fuoco è molta ed il rischio di scivolare nella cazzata... altissimo...
Ah... grande colonna sonora dei Mogwai.

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